(Benvenuti su Magicajuventus1897!!! prossima partita 20 dicembre 2009 h.15 stadio olimpico di Torino

Juventus Inter

mercoledì 6 gennaio 2010

Torna la vittoria!!


Nella diciottesima giornata di campionato la Juventus mette in campo grinta, carattere e spirito di gruppo e conquista un’importante vittoria al Tardini di Parma (2-1).
Ottimo avvio della squadra di Ferrara che passa in vantaggio dopo appena tre minuti. Angolo di Diego, palla in mezzo all’area dove intervengono di testa prima Chiellini poi Salihamidzic che schiaccia in rete (0-1). Gruppo compatto e grande grinta sono le caratteristiche che saltano subito all’occhio in una Juventus scesa in campo con la voglia di cambiare rotta rispetto alle ultime gare del 2009. I bianconeri amministrano il vantaggio, lasciando pochi spazi ai padroni di casa che si rendono pericolosi solo al 16’ con Biabiany che prova il tiro, parato da Manninger. Poche le emozioni nei minuti successivi, nei quali il Parma prende fiducia e Ferrara è costretto alla prima sostituzione. Trezeguet infatti deve uscire dal campo per una distorsione alla caviglia destra patita in uno scontro con Panucci. Al posto del francese entra Amauri. Il Parma prova a recuperare lo svantaggio e ci riesce al 25’: Zenoni dalla destra serve in mezzo all’area Amoruso che stacca di testa e insacca il gol dell’1-1. E’ proprio Amoruso il più pericoloso dei suoi, come dimostra un gran destro da fuori area al 34’ sul quale Manninger interviene deviando in angolo. Nella fase finale del primo tempo la Juventus riprende l’iniziativa e al 38’ torna in vantaggio grazie a un autogol di Castellini che su angolo di Diego tenta di anticipare gli avversari di testa, ma finisce per spedire il pallone nella propria porta. Primo tempo intenso che termina con la Juventus in vantaggio per 2-1.
Molto intensa anche la ripresa, con continui cambi di fronte, anche se non sono molte le occasioni da gol da entrambe le parti. Iniziano i bianconeri al 4’ con Grosso che prova il tiro, ma colpisce un avversario, mentre sul proseguimento dell’azione Legrottaglie ci prova di testa, ma manda sul fondo. Sull’altro fronte pericolosi Galloppa e Castellini, fermati rispettivamente da Legrottaglie e Salihamidzic. Buona la punizione di Diego al 19’, ma il pallone termina alto. Passano i minuti e si continua a lottare, con la Juventus che amministra il vantaggio e riesce a neutralizzare sul nascere le iniziative dei padroni di casa, senza correre grossi pericoli. Al 28’ la squadra di Ferrara resta in dieci per l’espulsione di Caceres per doppia ammonizione. Dopo un minuto l’allenatore bianconero fa uscire Diego per lasciar spazio a Grygera, mentre Guidolin aveva sostituito Castellini e Galloppa con Bojinov e Paloschi per giocarsi le ultime chance di rimonta, che si materializzano in una conclusione dal limite di Amoruso finita sul fondo e in una punizione di Bojinov che impatta sulla traversa. Per il resto la difesa bianconera, guidata da un super Chiellini, non lascia scampo agli avversari e dopo sei minuti di recupero l’arbitro fischia la fine del match: la Juventus torna alla vittoria. (da juventus.com)
Chiellini : "Vittoria di squadra"
Oggi è stata la vittoria della squadra - dice il difensore della Juventus a Sky - la prova di chi era sotto i riflettori come Felipe e Diego è stata molto positiva a livello di impegno e prestazione. Lo dicevamo tra di noi durante la sosta, che solo stando uniti potevamo uscire da questo periodo e così abbiamo fatto». Durante la settimana puoi pensarci che il mister è in pericolo, poi quando scendi in campo non ci pensi più. La sconfitta dell'allenatore è una sconfitta anche nostra, tante volte l'allenatore paga colpe non sue, ma dei giocatori. La sosta è stata salutare per trovare un po' di tranquillità. Abbiamo fatto una grande prova di squadra, abbiamo dato tutti l'anima oggi. Questa prova deve essere il punto di partenza».
Ferrara:"grande prova di carattere"
la soddisfazione di Ciro è legittima: «Chi fa l'allenatore non è mai sicuro di tenere al sicuro la panchina, la vittoria di oggi era importante, ma non ero preoccupato di questo, del possibile esonero, volevo solo risolvere i problemi che avevamo. Oggi la Juve ha dato una prestazione di carattere, siamo andati in vantaggio subito e la partita è stata equilibrata. Loro hanno trovato il pareggio, ma noi siamo stati molto attenti ed abili nelle situazioni di palla inattiva anche se abbiamo preso il gol sulla prima occasione sfavorevole. Dopo il vantaggio, nella ripresa, abbiamo subito la spinta del Parma che dunque ci ha messo sotto pressione perché è una bella squadra, soprattutto quando siamo rimasti in inferiorità numerica».«Il modulo? Vediamo se riproporlo. La volontà era tenere Diego vicino alla porta, non è andato alla conclusione, ma è stato bravo a superare gli avversari e a creare qualche pericolo. Chiellini altro Buffon? Non dobbiamo cercare degli alibi per le sconfitte delle scorse settimane, ma Chiellini ci è mancato tantissimo. È un leader, un campione che ci è mancato molto in difesa. In fase arretrata ci simo difesi con ordine e caparbietà. Era difficile ripartire in contropiede considerando gli uomini in campo in attacco, anche senza Trezeguet. Noi avevamo bisogno di avere le linee più vicine per evitare qualche contropiede di troppo e disattenzioni che ci erano costate troppo. Questo modulo ci serviva in questo momento di emergenza. Abbiamo giocatori infortunati e quindi non è detto che si possa cambiare ancora ritornando al passato. Per adesso va bene cos컫All'inizio l'obiettivo dichiarato era lottare per il campionato, in questo momento ci sono tanti punti davanti a noi. Dobbiamo essere capaci di non guardare più cosa fanno l'Inter o il Milan. Dobbiamo pensare solo a noi stessi, cercando di vincere il più possibile. Abbiamo perso tanto terreno per colpa di qualche sconfitta di troppo nel mese di dicembre e forse la sosta ha stemperato le tensioni. Forse. Dobbiamo cercare di migliorare e condurre noi la gara, non dimenticandoci che davanti avevamo una signora squadra in una grande condizione fisica».

mercoledì 16 dicembre 2009

Nuovo inizio!!

Ciao cari amici bianconeri !! Oggi riapre ufficialmente questo blog dedicato alla " vecchia signora" !! Non stiamo passando un buon momento . Si vede una juve senza gioco e iniziano a venire i primi dubbi su Ciro , è l'allenatore giusto per una squadra come la Juventus? spesso abbiamo visto giocatori fuori ruolo , come Melo e Diego . Anche loro non stanno passando un ottimo momento , Melo non ha garantito quel salto di qualità del centrocampo che doveva portare insieme a Diego forse anche perchè il suo ruolo non è quello davanti la difesa (secondo me dovrebbe giocare piu avanzato con Sissoko dietro). Diego si deve ambientare ancora , alterna giocate di grande qualità a imbarazzanti figure ma sicuramente non è un bidone . La squadra c'è e può vincere lo scudetto ma solo se si gioca da Juventus ! Quindi lavorare lavorare lavorare e onorare la maglia !Domenica c'è il Catania. Buffon, Camoranesi, Chiellini, Sissoko e Iaquinta. Più lo squalificato Poulsen. La lista degli indisponibili per la sfida Juve-Catania di domenica pomeriggio è sempre più lunga. Per i bianconeri sarà l’ultima sfida dell’anno, ma soprattutto l’occasione per tornare a sorridere dopo le batoste in serie delle ultime settimane. L’unica "buona "notizia per Ferrara in vista del match contro i rossazzurri è il fatto che Amauri(anche lui sottotono) sia tornato ad allenarsi dopo essere rimasto bloccato ieri dalla faringite . Intanto Camoranesi si è infortunato durante la partita contro il Bari . I tempo di recupero sono di circa 3 mesi e il mondiale è a rischio . A questo punto bisogna solo sperare di vedere LA JUVENTUS!!
NOI TIFOSI SAREMO SEMPRE CON TE ! FINO ALLA FINE FORZA JUVENTUS!!

martedì 3 marzo 2009

Decide Marchisio

Sono giorni da 1-0. Il minimo. La Juve uscita da Stamford Bridge sconfitta con quel risultato che la tiene in corsa in Champions, ha ripagato con eguale moneta il Napoli: non c’è da scatenarsi in una lambada perché anche ieri la prova dei bianconeri non ha soddisfatto chi attende di rivedere una grande squadra e ne cerca i segnali, però in certi momenti, in cui si moltiplicano gli impegni su tutti i fronti (martedì c’è pure la semifinale di Coppa Italia con la Lazio) è già molto non sbracare con la testa e con il cuore. Pure queste sono le prove per tenere attiva la classifica. Quanto al gioco bisogna attendere, ammesso che possa arrivare con Ranieri in panchina. Il Napoli, due punti nelle ultime 8 giornate, si è sfatto e crediamo che Reja pagherà lo svacco dei suoi giocatori. E’ incredibile come la squadra che ai primi di febbraio fu sul punto di eliminare i bianconeri dalla Coppa Italia, all’ultimo giorno del mese sia diventata il sacco vuoto che abbiamo visto nel primo tempo e pieno soltanto di rabbia nelle ultimissime fasi del match.La Juve ha impiegato 44’ per segnare e c’è riuscita con un tiro di Marchisio deviato in modo decisivo da Blasi (una volta lo si considerava autogol), ma è successo per colpe sue e non per il gioco dei partenopei che faticavano persino ad allontanare la palla dall’area. Fu menestrello e sognatore chi pensava che una squadra raggrumata attorno a un solo talento vero, Lavezzi, potesse mantenersi a lungo tra le prime, tuttavia non è possibile che si siano imbrocchiti tutti al punto da non mettere insieme tre passaggi. Forse il peso è nella paura delle critiche, non volendo pensare peggio. Reja, per arginare la crisi, ha elaborato una versione molto difensiva, più nei compiti e nelle idee che negli uomini. Peccato per lui che difendersi sia la cosa che il Napoli sa fare meno: stavano in 8 in mezzo e ai bordi dell’area, la Juve poteva avanzare. Il profitto era modesto. Navarro arrivava sul primo tiro della partita (11’, bel numero di Del Piero per liberare il sinistro), respingeva al 15’ con un bel riflesso e qualche fortuna la botta ravvicinata di Trezeguet, con Giovinco che sprecava la ribattuta a porta vuota, e deviava in angolo la solita punizione di Del Piero, che non è più micidiale come 4 mesi fa. Sembrava una passeggiata di salute per la Juve, l’ombra della fatica accumulata mercoledì a Londra si stemperava nella pochezza di una partita in discesa. Ma qualcosa si inceppava anche nei bianconeri, quasi che vedendo giocare malissimo gli avversari, li volessero imitare. Diffidare dei cattivi maestri.Il problema è che nessuno serviva Trezeguet, che non ha ancora la lucidità o le gambe per sottrarsi al fuorigioco: il francese ci cadeva con la frequenza del peggior Inzaghi. Del Piero si ingobbiva, dopo il bell’avvio. Giovinco è un caro ragazzo ma se qualcuno in corso Galileo Ferraris coltiva l’idea che possa diventare l’erede di Nedved è meglio che cambi mestiere: con tutta la buona volontà il giovanotto incideva pochissimo nei passaggi, negli assist, negli spunti, nell’ariosità della manovra. Il Napoli rifiatava un po’, anzi al 38’ si presentava davanti a Buffon con Hamsik e il portierone riusciva a chiudergli lo specchio della porta in uscita bassa. A centrocampo Marchisio e Poulsen (buona partita ma è un doppione di Sissoko) facevano il loro, la Juve mancava di una manovra insistente sulle fasce. Così il gol veniva dall’iniziativa centrale di Marchisio. Navarro sembrava sul lato giusto, la deviazione di Blasi lo spiazzava. Nella ripresa, Ranieri provava una soluzione nuova: senza Giovinco e poi Del Piero (e con Legrottaglie ammonito e infortunato: salterà il derby), la Juve si disponeva a «rombo». Il Napoli ci metteva un po’ d’anima e un minimo di Lavezzi: il finale era più pirotecnico per i fischi casuali di Ayroldi, che ci azzeccava, lui come il guardalinee, però nel vedere Cannavaro in fuorigioco davanti a Buffon al 43’. Il fischio fermava l’azione prima che Lavezzi mettesse in porta.
Marchisio al microfono
«Ci attendono dieci giorni fondamentali e non solo per noi, anche ma per Inter e Roma. Noi abbiamo tre competizioni da onorare e il fatto di essere ancora in corsa su tutti i fronti è la dimostrazione che siamo una grande squadra. Sono contento per questo mio secondo gol perché ci ha di nuovo permesso di vincere una gara fondamentale, contro un Napoli che, soprattutto nel secondo tempo, ci ha anche messo in difficoltà».
Ranieri
«Se vi fa piacere così, lasciamolo aperto questo campionato...». Claudio Ranieri e la Juventus a meno sei dall'Inter, per il momento. Ma il tecnico bianconero sembra quasi in preda allo scetticismo, salvo poi correggersi in corsa. «Anch'io tifo per l'equilibrio del campionato, oggi era importante vincere dopo la sconfitta in Champions, non era facile ritrovare la concentrazione e la determinazione. I ragazzi- continua Ranieri a Sky- hanno fatto un ottimo primo tempo ma poi il Napoli è uscito fuori, ha perso il nervosismo iniziale e si è fatto sotto. Chiudeva gli spazi ed era difficile ripartire in contropiede: il gol di Marchisio allo scadere è stato provvidenziale, su quello abbiamo costruito la nostra vittoria».Una battuta su Giovinco. «In questa stagione è stato in tutte le zone del campo, ha giocato sempre in quel ruolo a sinistra nel 4-4-2, ha agito anche centrale e a volte lì si esprime meglio. Però non avendo Nedved mi è sembrato giusto dare spazio a lui».Ranieri dà qualche anticipazione sull'infortunio di Legrottaglie, che verso la fine della gara con il Napoli è stato costretto a uscire dolorante al ginocchio. «Mi ha detto che gli si è girato il ginocchio, vediamo domani cosa verrà fuori, ma per dover uscire...Speriamo sia lieve, abbiamo già avuto troppi infortuni».

martedì 17 febbraio 2009

Juve al pao!

La Juve sbatte contro i pali e frena in casa: lo scudetto resta lontano. I bianconeri non vanno oltre l’1-1 contro la Sampdoria e perdono l’opportunità di avvicinare la vetta della classifica in attesa del derby milanese.Lo stop arriva al termine di 90’ nella quale formazione di Claudio Ranieri colleziona una lunga serie di occasioni e paga a caro prezzo l’unica distrazione difensiva.La Juve comincia bene e spaventa Castellazzi con Nedved e Del Piero. Appena supera la metà campo, però, la Samp fa centro: Cassano inventa per Pazzini che batte Buffon e firma l’1-0 dopo 10 minuti. I bianconeri incassano il colpo e ripartono a testa bassa a caccia del pareggio. La Vecchia Signora fatica a trovare spazi contro avversari che si chiudono sistematicamente. I padroni di casa, però, creano almeno 4 opportunità da rete: Amauri non trova la deviazione vincente in due circostanze (21’ e 35’), mentre Nedved non inquadra la porta al 38’ con una conclusione dal limite dell’area e poco dopo, al 40’, spedisce sul palo da pochi passi dopo l’assist di Del Piero. Il ceco non è assistito dalla buona sorte, visto che al 46’ centra la traversa con un colpo di testa.All’inizio della ripresa arriva il terzo palo della giornata, ma stavolta a tremare è la porta di Buffon: il numero 1 bianconero può solo guardare il pallone che, dopo una deviazione di Molinaro, rimbalza in campo. La Juve, con Giovinco al posto di Poulsen, propone un assetto ancor più offensivo. La mossa si rivela azzeccata: al 63’ il fantasista crossa, Amauri si tuffa e di testa firma l’1-1. Il gol è un’iniezione di fiducia supplementare per i padroni di casa che al 65’ collezionano un clamoroso doppio legno con Del Piero: la punizione del numero 10 scuote la traversa e carambola sul palo. Il forcing bianconero prosegue senza pause, il fortino blucerchiato scricchiola ma regge anche quando Giovinco, all’83’, trova spazio: sinistro secco, Castellazzi respinge anche l’ultimo assalto.
Ranieri: "Siamo stati bravi a pareggiare questa gara"
«Quando costruisci così tanto e non fai gol, rischi di perdere la partita, siamo stati bravi a pareggiarla. Buon per noi».Sono le parole dell’allenatore della Juventus, Claudio Ranieri, ai microfoni di SKY, dopo il pareggio per 1-1 con la Sampdoria. I bianconeri hanno colpito i legni della porta in più di un’occasione. «Siamo riusciti a prenderci un punto, i ragazzi hanno fatto un’ottima partita, non ho nulla da dire a loro. Il gol preso? Bisogna dare i meriti agli avversari, ma qualcosa di grosso ce l’abbiamo messo sicuramente. Vedremo di migliorarci ancora».Mancava Trezeguet ma il tecnico non cerca scuse. «Abbiamo fatto bene, non mi è mai piaciuto dire manca questo, manca l’altro. Giovinco è riuscito a fare grandi cose, ai ragazzi non posso rimproverare nulla».Una battuta d’arresto che potrebbe però pesare in classifica. «Pesa, noi dobbiamo fare sempre 3 punti e sperare che gli altri si fermino. Noi dobbiamo essere positivi, si entra nel clou del campionato, ricomincia la Champions League».Sul periodo della squadra, Ranieri poi aggiunge: «Noi dobbiamo giocare sempre al massimo delle nostre possibilità. Era tanto tempo che non vedevo la mia squadra avere tante occasioni da gol, ci sono dei momenti d’oro in cui magari fai poco e tutto ti viene facile, e altre volte in cui non ti viene facile. La squadra poteva arrendersi e invece ha reagito, la squadra c’è, non staremo al 110%, ma siamo vicini perchè se nel secondo tempo mettiamo sotto le nostre avversarie, qualcosa di buono c’è»:Cassano è stato l’uomo in più per la Samp e forse è il giocatore che serve alla Juve. «Se serve o meno ne parlo con i miei dirigenti. Sta facendo un ottimo campionato, nessuno ha mai messo in dubbio le sue qualità, ma noi abbiamo ottimi attaccanti», ha risposto Ranieri che non si sbilancia sul fatto se serva più un giocatore alla Diego o alla Cassano. «Sono due ottimi giocatori, uno è un trequartista, l’altro è una seconda punta. Noi abbiamo quattro splendidi attaccanti. Se la società me ne vuole regalare un altro, non dico no comunque».Ranieri non vedrà il derby tra Inter e Milan questa sera: «Non lo vedrò, lo giuro, sono in viaggio». E in vista della sfida di Champions con il Chelsea non si aspettava l’arrivo di Hiddink sulla panchina dei Blues. «Da quando la Russia ha preso Hiddink si sapeva che prima o poi sarebbe andato al Chelsea, ma non credevo che Scolari non finisse il suo contratto. Ferguson ha detto che il calcio inglese sta cambiando e anche lì arriverà il modello Italia. Ci saranno grandi ricambi, abbiamo tutti possibilità di cambiare lavoro, a nome dell’associazione allenatori».

giovedì 5 febbraio 2009

La Juventus è in semifinale!!

Dopo centoventi minuti di battaglia solo l’errore dal dischetto di Gargano regala alla Juve la semifinale di Coppa Italia con la Lazio. E il Napoli recrimina sulle troppe occasioni sbagliate nel secondo tempo, quando la Juve sembrava alle corde. Prendi due squadre che attraversano un momento difficile in campionato e due allenatori attenti a bloccare le fonti del gioco altrui e ne esce un primo tempo con poche fiammate, quasi tutte dai piedi di Lavezzi e Marchionni. Più movimentata la ripresa, che si apre al 3’ con uno splendido assolo di Lavezzi, che salta quattro bianconeri come birilli e si fa rimpallare la conclusione. Un minuto dopo ancora Lavezzi sfugge a Legrottaglie, ma il sinistro è ben controllato da Manninger. L’argentino va gambe all’aria in area bianconera, Reja s’infuria, ma anche in questo caso non sembra rigore. La Juve prova a scuotersi dal torpore, ma nell’ultimo quarto d’ora la spia della benzina bianconera segna riserva e il Napoli affonda i colpi. Comincia il festival azzurro del gol sbagliato. Al 36’ Gargano, solo davanti a Manninger, si fa rimontare da Mellberg. Sul corner, Lavezzi sbaglia la misura del destro. Nemmeno Zalayeta, un minuto dopo, in contropiede trova la porta. Poi Lavezzi mette in mezzo uno splendido assist per Bogliacino, che a due metri da Manninger però non mette il piede. Nel recupero Trezeguet segna il gol-qualficazione, ma Ayroldi vede un fuorigioco che non c’è e annulla. Azione di lettura complicata: e infatti la Juve nemmeno protesta. Nell'overtime la Juve si rianima. Trezeguet si mangia un gol fatto con la complicità di Navarro, Nedved e Del Piero sfiorano il colpo del ko, negato solo da un super salvataggio di Cannavaro. Poi la roulette dei rigori, decisa dall’errore fatale di Gargano.
RICOVERO IN OSPEDALE PER DE CEGLIE. juventus.com .Una sola nota negativa dopo la gara con il Napoli: l’infortunio di Paolo De Ceglie arrivato a metà del primo tempo a causa di uno scontro di gioco. Il giovane valdostano è stato ricoverato presso la clinica Fornaca di Torino e vi resterà in osservazione per 24 ore, precauzionalmente, per una forte contusione toracica.
RANIERI: "JUVE NON BELLA, MA VINCENTE" - Tuttosport - Non sfugge alla realtà per come s'è palesata anche nella gara di Coppa Italia col Napoli, Ranieri: la Juve gioca mel, la Juventus soffre moltissimo, ma la Juve vince e passa in semifinale, Ora c'è la Lazio come ultimo ostacolo prima della finale di Roma, davanti al presidente della Repubblica. «Forse è l'uscita dal periodo no, e per uscire da una serie nera (dopo due ko in campionato, il terzo sarebbe stato record negativo da cinque anni, per la Juve, ndr) anche così va bene. Certo che va bene pure così. Importante era andare avanti. Ci teniamo alla Coppa Italia e s'è visto. E' stata una partita in cui non riuscivamo ad entrare. Faticavamo ad essere al centro dell'azione. Nel supplementare invece siamo andati meglio, siamo riusciti finalmente ad essere più continui, e abbiamo preso campo finalmente. La prestazione non è stata buona, lo ammetto, non è stata una bella gara, ma scaldandoci dopo oltre novanta minuti, abbiamo, alla fine meritato il successo e il passaggio alla semifinale». Ranieri si gode, almeno, il rientro e il ritorno al gol, ufficiale da dischetto, ma anche ufficioso (annullato per fuorigioco inesistente all'ultimo minuto del tempo regolare, di David Trezeguet. «Il fiuto c'è sempre e il gol David - puntualizza Ranieri - l'ha fatto. Credo fosse buono, quel gol dato in fuorigioco. Ma voglio fare i complimenti alla squadra degli arbitri. Brava la terna, discreta e con una bella presenza in campo: complimenti ad Ayroldi e ai suoi collaboratori». TROPPO APERTI Ranieri, poi rilegge la gara tatticamente: «C'è qualcosa che non va: ne devo parlare in allenamento e correggere subito. Sbagliamo sempre il tempo del pressing e gli avversari ci aprono facilmente, come è capitato col Cagliari, Stavolta siamo stati fortunati perché il Napoli s'è mangiato dei gol incredibili nel secondo tempo regolamentare. Ma questo andazzo tattico deve finire. Siamo stati fortunati. In ogni caso abbiamo affrontato questa gara in emergenza: ho dovuto schierare in mezzo Poulsen che non aveva neanche un tempo, e ha giocato tutta la gara: nello spogliatoio era mezzo morto. Mi godo, però, il ritorno di Trezeguet: è cresciuto alla distanza, dopo unlungo riscaldamento, come la squadra: ma il gol l'ha ritrovato, perché quello segnato proprio allo scadere è buono. Era nel vivo del gioco e questo mi fa ben sperare. Una bella notizia». Si prende il meglio, Ranieri: «Non siamo stati per niente convincenti per 110, poi siamo usciti: questo è un bel segnale, la Juve si sta ritrovando fisicamente. Ora, però, acceleriamo nell'entrare in partita». Perché in campionato le gare durano 90'...
LEGROTTAGLIE: "LETARGO FINITO, CATANIA SARA' COME JUVE-REAL" - Tuttosport - Nicola Legrottaglie vede la fine del breve ma nerissimo tunnel nel quale s'è immersa la Juve a fine gennaio. E ripensa ad un anno fa: «Questa vittoria, anche se arrivtaa ai rigori, può essere la svolta. Da domenica ci rimettiamo in carreggiata: come un anno fa a febbraio rispunterà la Juve vera. Vedrete. Come Real Madrid, anche Catania sarà la svolta di questo 2009. Basta con gli stop: adesso ricominciamo a recuperare punti. Purtroppo abbiamo subito due passaggi a vuoto contro Udinese e Cagliari. E' una semifinale, questa conquistata, e la Coppa Italia è bella. I tifosi? Se hanno esultato così stavolta, immaginate cosa sarà la Champions, una serata del genere in Champions è un sogno...»
TIFOSI, AIUTO - Legrottaglie muove qualche critica al pubblico dell'Olimpico per qualche gara andata storta. Ma fa i complimenti alla gente di Juve-Napoli: «Basta fischi: certe volte si trovano persone che vengono allo stadio solo per criticare, ma i tifosi ti devono aiutare quando sei in difficoltà. Ragazzi, se vogliamo un obiettivo ci si arriva insieme: i tifosi devono essere vicini. Contro il Napoli lo hanno capito, e non a caso nel finale, nel supplementare eravamo più freschi: ci ha spinto loro, ci ha aiutato la gente». Le critiche su una difesa troppo alta, come col Cagliari. «Non sono d'accordo. Non ci dobbiamo snaturare: difendere alti, accettare certi rischi è la nostra tipicità. Se difendiamo bassi, i gol non li segnamo. La coperta, magari è corta, ma è così che deve giocare la Juve».

venerdì 23 gennaio 2009

Lo "special one" sta diventando piu simpatico!

Almeno in una cosa, per ora, Josè Mourinho è stato più Special di Roberto Mancini: nemmeno cinque mesi, e già s’è fatto amare dai tifosi juventini. Mica è da tutti diventare l’idolo della tribù nemica. C’è riuscito da quando ha spianato l’infantile sua truppa, ipse dixit, sculacciata a Bergamo dall’Atalanta: «Il primo scudetto ve lo hanno dato in segreteria - avrebbe tuonato il tecnico -, il secondo lo avete vinto perché non c’era nessuno. Il terzo all’ultimo minuto. Siete una squadra di...». Al popolo bianconero, che da due giorni impalla i blog, non pareva vero: «Mou uno di noi».Tanto per far capire l’euforia, a un certo punto sulle pagine di internet, tra i complimenti e gli inni all’avversario, qualcuno arriva ad appiccicare la foto di Mourinho esultante, con la maglia della Juve sotto l’immancabile giacca scura. Per diventare un’icona, seppure della fede sbagliata, è bastata quella sfuriata. Tutto quello che, da oltre due anni, grida gran parte dei credenti juventini è stato sottoscritto dal capo dell’accampamento nemico: il massimo. L’anatema dello Special One contro gli ultimi scudetti interisti: qualcuno già medita di confezionarci striscioni da appendere allo stadio. Che poi lo stesso riceva da Massimo Moratti sette milioni di euro l’anno, cosa ovviamente ricordata sui blog ogni due messaggi, rende il tutto irresistibile. Per palati bianconeri, s’intende.Nell’attesa, da due giorni, le parole di Mourinho stanno riempiendo i muri telematici della casata altrui, quella juventina. Contatti e commenti si sono impennati a livelli da record, mai toccati, neppure quando si discute del prossimo acquisto bianconero o su chi fare giocare la domenica successiva. Oltre 130.000 interventi sul forum “j1897.it”, quasi 5.000 su “Vecchiasignora.com”. Tanto da far pensare ad artifici elettronici: «Il forum sarebbe imballato», commenta qualcuno. Invece, basta navigare, e ti ritrovi in mezzo a decine di pagine che parlano di Mourinho, ormai per tutti Mou. Per fargli i complimenti. «Mou uno di noi», è il commento più incollato, anche se c’è chi si sbilancia ancora di più: «Mou vieni alla Juve». E ancora: «Mou allenatore della Juve!!!». Fortuna che era l’Antipatico. Non in questi giorni: «A me Mourinho non sta poi così tanto antipatico. Mi chiedo cosa ci faccia nell’Inter», si legge ancora. Altri sperano che il portoghese continui: «Potevi anche dirgli che in Champions League il miglior risultato negli ultimi 40 anni è stata una semifinale con Cuper». E poi, come un jingle, ovunque trovi la frasetta magica, ormai issata a filastrocca del buon tifoso juventino: «Il primo scudetto ve lo hanno dato in segreteria, il secondo lo avete vinto perché non c’era nessuno. Il terzo all’ultimo minuto. Siete una squadra di ...». Che qualcuno dovesse mettere in riga i giocatori, non lo negano neppure i tifosi nerazzurri, ma a pochi è piaciuto lo sfogo di Mourinho. Figurarsi a Moratti.Qualcuno ci ha intravisto anche una frecciata indiretta, ma neppure troppo, a Mancini, cui il tecnico ogni giorno viene affiancato e paragonato. L’Inter del Mancio, al giro di boa, aveva più robusti vantaggi sulla concorrenza, allora Josè, una volta per tutte, avrebbe chiarito il suo pensiero sul valore di quei risultati: con la Juve prima in serie B, e poi in ricostruzione, non si era in regime di libero mercato. Se non altro, ora il portoghese ha conquistato l’uditorio avversario, dopo che già molti giocatori bianconeri lo stimavano: «Durante i fatti di Calciopoli - ironizza Alberto Rossetto, dell’Associazione Nazionale Amici della Juve - Mourinho era all’estero e si vede che lì hanno capito meglio come sono andate le cose in Italia. Del resto, quelle considerazioni, lui le aveva fatte anche quando stava al Chelsea. E a me, Mourinho non è stato mai antipatico. Finalmente, qualcuno dice la verità anche dentro l’Inter». Il verdetto, è già scritto: «Mourinho uno di noi», e «Quest’uomo è un mito». Da ingaggiare: «Non costasse così tanto, potrebbe venire alla Juve». Qualcuno, nei blog, s’interroga sulla veridicità delle dichiarazioni, ma è la minoranza: troppo bella la storia, per metterla in discussione con un po’ di verità, pensa la maggioranza dei bianconeri. C’è chi non ha dubbi, citando ancora Mou: «Ha detto la verità. In fondo, non è mica un pirla».La stampa

giovedì 22 gennaio 2009

Stiamo arrivando!!

La Juve non è riuscita ad approfittare del tutto del pesante scivolone dell’Inter di oggi pomeriggio a Bergamo e contro la Lazio all’Olimpico di Roma questa sera ha chiuso 1 a 1, riducendo di un solo punto il distacco in classifica dai nerazzurri. Primo tempo di marca laziale, secondo tempo invece juventina, risultato quindi giusto. In rete dapprima i padroni di casa con Ledesma al 25mo, direttamente su calcio d’angolo, con il portiere bianconero Manninger che sbaglia l’uscita e si fa sorprendere dal pallone che va ad infilarsi nell’angolo alto alla sua sinistra. Il pari arriva dopo appena cinque minuti con Mellberg che di testa dagli undici metri insacca indisturbato dopo l’angolo battuto da Marchionni. Gara spettacolare e combattuta, con occasioni da entrambe le parti ma il risultato rimane fissato sul pari, con un gol per parte. Per lo juventino Legrottaglie «è stata una partita durissima, un tempo a testa, loro il primo e noi il secondo. Abbiamo rosicchiato un punto e adesso il campionato si fa vivo, noi siamo migliorati e abbiamo un girone di ritorno interessante. L’inter deve stare attenta perchè noi siamo affamati. Obiettivo scudetto? assolutamente sì», ha dichiarato a bordo campo, al termine della gara, ai microfoni di Sky Sport 1. In classifica ora l’Inter è a quota 43 e la Juve sale a 40, mentre il Milan è a quota 37.La stampa
RANIERI: "L'INTER E' IN CALO E LA JUVE CONTINUA A LOTTARE
«È stata una partita molto bella, giocata fra due squadre che volevano vincere. Nel secondo tempo abbiamo giocato meglio noi». È il commento di Claudio Ranieri ai microfoni di Sky, dopo il pareggio dell'Olimpico contro la Lazio.
«LORO AD OTTOMILA» - «Loro andavano a ottomila, correvano per quattro». Sta tutta in queste parole di Ranieri la fatica della Juve contro una Lazio che le ha fatto venire gli incubi, almeno nel primo tempo, dove i biancocelesti hanno rischiato di andare avanti sul 2-0 prima di subire l'1-1: «Volevamo rispondere colpo su colpo ma loro erano bravi a pressare su chi portava la palla. È stata una partita bella - ha continuato il tecnico bianconero a Sky - giocata da due squadre che volevano vincere».
IL GIOVANE - L'allenatore della Juventus è rimasto soddisfatto dalla prova dell'esordiente Ariaudo, ma anche della prestazione complessiva della squadra: «Lo vedo tutti i giorni, si allena con noi, anche in Coppa Italia contro il Catania aveva giocato bene - ha ammesso il tecnico bianconero -. Non volevo scompaginare la difesa, per arginare Zarate ho quindi deciso di puntare ancora su Mellberg, che aveva giocato bene in Champions a Madrid contro un giocatore veloce come Drenthe. Da mesi siamo in emergenza, ma chi gioca non fa rimpiangere i titolari. C'è grande coesione nel gruppo, dunque non ci notano grandi differenze.
IL PROBLEMA E IL MERCATO - Il piccolo problema per Ranieri sono i due cartellini gialli a Molinaro e Sissoko che a causa della diffida dovranno saltare il match contro la Fiorentina: «Contro la Fiorentina, chi sarà chiamato in causa al posto di Molinaro e Sissoko, che verranno squalificati, farà bene. Anche per questo, al 99 per cento, non dovremmo fare alcuna operazione di mercato».
SU BUFFON E L'INTER - «Buffon? Per quello che so io ha la febbre - ha concluso Ranieri -. L'Inter? Noi vogliamo rosicchiarle punti, stasera era una buona occasione, ma non era facile fare punti contro la Lazio. Ma abbiamo giocato bene.
RANIERI: "IL CITY? HO PREFERITO LA JUVE"
Al termine di Lazio-Juventus, nemmeno Claudio Ranieri riesce a sfuggire ad una domanda sul caso della settimana, ovvero la prepotente irruzione del Manchester City sul mercato europeo. Il tecnico romano gela tutti con una battuta: "Il City? Potevo andarci, ma come si fa a dire di no alla Juva?!".
LEGROTTAGLIE: "PAREGGIO OK, PUNTO ROSICCHIATO" - Tuttosport - «Contro la Lazio è stata una partita durissima, ci siamo aggiudicati un tempo a testa. Faccio i complimenti al mio giovanissimo compagno di reparto Ariaudo: ha giocato bene. Se rimane umile diventerà un bel giocatore». Così Nicola Legrottaglie ha commentato l'1-1 dell'Olimpico fra Lazio e Juventus. Il centrale difensivo bianconero ha anche rischiato di segnare, nella parte finale del match, ma il suo tiro al volo si è stampato sul palo alla sinistra di Carrizo. «La Lazio ha uno reparti offensivi più forti, attacca gli spazi, era difficile affrontarla - ha aggiunto Legrottaglie -. Abbiamo anche avuto l'occasione per vincere, ma a noi va benissimo il pareggio, perchè abbiamo rosicchiato un punto all'Inter. Adesso, ci attende un girone di ritorno bello e interessante, già da sabato con la Fiorentina». «Questo è un campionato più equilibrato rispetto alla passata stagione - ha concluso - e l'Inter dovrà stare attenta, perchè noi siamo affamati. Il nostro obiettivo rimane lo scudetto».
AMAURI: «NON MOLLIAMO» - Tuttosport - «È stata una partita molto intensa, abbiamo finito la prima fase, siamo a -3, non molliamo e adesso pensiamo alla Fiorentina». La vittoria non è arrivata, ma Amauri è soddisfatto del pareggio ottenuto dalla Juve contro la Lazio. Un punto guadagnato sull'Inter, travolta dall'Atalanta. «Nessuno se l’aspettava, ma sappiamo che la Serie A è un campionato difficile -dice Amauri a Sky-, quando si cala un po’ di concentrazione le squadre di media classifica ti mettono in difficoltà». Pochi i palloni giocabili: «Qui a Roma è normale, è un campo difficile, la Lazio esprime un bel calcio. Nel secondo tempo siamo usciti, ma va bene così». Infine, una battuta su Kakà. «Penso di non essere una persona in grado di consigliarlo. La scelta deve farla lui».
ARIAUDO: "GRAZIE AI COMPAGNI CHE MI HANNO AIUTATO" - juventus.com - Una settimana come questa, Lorenzo Ariaudo non la dimenticherà a lungo. In appena quattro giorni, il giovane difensore della Primavera si è tolto la soddisfazione di giocare 180 minuti. Se quelli con il Catania erano quasi passati sotto traccia (a causa della poca importanza della competizione!), quelli disputati in casa della Lazio faranno parlare a lungo. C’è da starne certi. Due prove da applausi, per sostituire un “certo” Giorgio Chiellini. Due partite in cui Lorenzo ha avuto in Legrottaglie una sorta di fratello maggiore, capace di guidarlo al meglio. Un Ariaudo più autoritario sul campo che davanti alle telecamere di Juventus Channel: «Devo ringraziare soprattutto i miei compagni perché mi hanno aiutato molto in campo, soprattutto Nicola. Con lui ho lavorato molto in allenamento, in particolare sul fuorigioco, una tattica che comunque proviamo spesso anche in Primavera. Alla vigilia della partita, quasi non ho dormito pensando di dover affrontare Pandev, Rocchi e Zarate, ma una volta in campo è andato tutto bene. Io mi sento ancora un giocatore della Primavera e ogni volta che arriverà la convocazione per la prima squadra sarà la benvenuta».
COBOLLI GIGLI: "ORGOGLIOSO NEL VEDERE ARIAUDO IN CAMPO" - juventus.com - E così anche il girone d’andata è in archivio. Con una Juventus che, rispetto all’anno scorso, è in piena corsa per il titolo. Da un -10 (all’ultimo giro di boa) al -3 di adesso, che avrebbe anche potuto essere un -1 se il tiro di Legrottaglie fosse entrato invece di stamparsi sul palo. Un girone d’andata che si è chiuso con un pareggio sul difficile campo della Lazio. Una gara che verrà ricordata per l’ottimo esordio in Serie A di Ariaudo. Una prova maiuscola applaudita da tutti e che ha reso orgoglioso il presidente Giovanni Cobolli Gigli: «Oggi abbiamo visto un mister coraggioso che ha dato l’occasione ad un ragazzo brillante e un ragazzo brillante che ha dimostrato che il nostro vivaio continua a sfornare giovani vincenti. Io e tutta la società non possiamo che essere orgogliosi di questo. Il punto di oggi è sicuramente guadagnato e il risultato dell’Inter dimostra che tutti possono perdere colpi. L’anno scorso a gennaio abbiamo pagato, questa volta sono sicuro che recupereremo ancora. Evidentemente è stato utile restare a lavorare a Vinovo durante la sosta».

giovedì 15 gennaio 2009

Tris in coppa!!

Juve show!
Marchionni,Giovinco e Re Alex in rete!
I bianconeri si qualificano per i quarti di finale di Coppa Italia superando 3-0 il Catania. Gol di Marchionni, della Formica Atomica e del capitano, che colpisce anche un palo e una traversa. Nei quarti sfida con il Napoli

Primo tempo è di marca bianconera. La Juve parte forte, vuole cancellare gli impacci patiti in campionato contro il Siena. Il Catania all'inizio è poco concentrato, lascia troppi spazi. E la Juve ne approfitta subito. Al 4' è già in vantaggio. Gol di Marchionni, di rapina, da centravanti che non è. L'esterno destro segna raccogliendo una respinta corta di Bizzarri su un colpo di testa di Del Piero. Bello il cross dalla sinistra di De Ceglie, che origina il pericolo. È proprio sulla fascia mancina che la Juve fa paura: l'esterno aostano è un terzino sinistro propositivo, Giovinco, davanti a lui, una punta esterna che quando può punta sempre l'avversario diretto, Sardo, e dialoga con Del Piero, che si allarga spesso e volentieri su quella fascia. Poi il Catania si riequilibra e rischia meno, anche se la Juve, quando innesca quei due là davanti, continua a far paura. La squadra di Ranieri sfiora il 2-0 con Amauri prima e poi Del Piero poi nella stessa azione. Spreconi. Poi il capitano bianconero si mette in proprio e si inventa un'azione personale superba che si infrange contro il palo, colpito di sinistro. All'intervallo è 1-0. La Juve non ha concretizzato le tante occasioni create.
La Juve ricomincia da dove aveva finito. Collezionando occasioni-gol. Bizzarri si esalta su Del Piero, Giovinco e Marchionni vanno vicini al 2-0. Che però continua a non arrivare. Il Catania spera in uno scherzetto in extremis, ma dietro il baby Ariaudo, accanto a Legottaglie, fa buona guardia, poco impegnato da Plasmati e dagli evanescenti Dica e Martinez. Infine la Juve trova il gol scacciapensieri. Con uno splendido triangolo Giovinco-Del Piero-Giovinco. La Formica Atomica segna il suo secondo gol stagionale in bianconero. Gol di Giovinco, ispirato dal capitano. Scheggie di futuro. Poi il numero dieci, dopo aver colpito di testa una traversa, trova la meritata rete personale. Di sinistro in girata. È entrato in tutte le reti dei suoi. La Juve si gode una bella serata. Nei quarti sfiderà il Napoli, che l'ha eliminata nella scorsa stagione.

Real Madrid-juventus